Promuovere la collaborazione e l’istruzione per colmare il deficit di competenze in Europa
È noto a tutti che il settore delle costruzioni sta attraversando un periodo connotato da un considerevole deficit di competenze in tutta Europa. La digitalizzazione, la transizione verso un’economia più ecosostenibile e le variazioni demografiche non hanno fatto altro che ampliare questa lacuna. Secondo la banca dati Skills for Jobs dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), almeno 80 milioni di lavoratori in Europa hanno qualifiche non adatte al ruolo che ricoprono.[1] Con l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea prevista per il 31 ottobre, le problematiche esistenti verranno amplificate dall’incertezza del flusso di lavoro in tutta Europa. Per tutti questi motivi, oggi è più che mai importante trovare una soluzione pratica.
La lacuna di competenze nel settore delle costruzioni è principalmente alimentata da due fattori. Il primo è relativo al fatto che il settore non assume, specialmente i più giovani. Alla base vi è l’idea sbagliata secondo cui quello edile è un settore antico e ad alto impiego di manodopera, piuttosto che basato sulla tecnologia e sulla digitalizzazione. Il secondo fattore riguarda l’istruzione, o meglio, la mancanza di istruzione. Vi è una totale assenza di programmi di insegnamento dedicati all’edilizia e ai progressi tecnologici che stanno rivoluzionando il settore. Incoraggiare le generazioni più giovani a percorrere una carriera nell’edilizia mettendone in risalto la modernità è essenziale per colmare questa carenza di competenze.
Al momento, il settore delle costruzioni ha bisogno di una nuova generazione di professionisti capaci di sfruttare e sviluppare competenze digitali per rispondere ai fabbisogni futuri. Non sarà tuttavia, una ricerca facile considerato che, in linea generale e non solo nel nostro settore, le persone qualificate sono poche. Di recente, in occasione di una conferenza, la Commissione europea ha svelato che il 44% della popolazione adulta in Europa ha scarse competenze digitali o non ne ha affatto.[2]
La mancanza cronica di forza lavoro qualificata sta avendo un impatto sul settore, a tutti i livelli. Muratori e carpentieri sono i primi della lista, ma anche la domanda di idraulici, elettricisti e stuccatori qualificati supera l’offerta. Questa situazione non potrà che avere un impatto negativo sui principali progetti infrastrutturali d’Europa, dal Grand Paris Express alla Crossrail di Londra, per non parlare dell’impegno assunto dal Regno Unito di costruire 300.000 abitazioni all’anno [3] o dei numerosi progetti per opere di ristrutturazione e manutenzione delle infrastrutture al momento in corso in tutta Europa. La richiesta di lavoratori altamente qualificati non è mai stata così alta.
Quindi, come si pensa di colmare questa carenza di forza lavoro? Noi di Topcon riteniamo che istruzione e collaborazione siano la chiave del successo. Lavorare insieme per aumentare la consapevolezza in merito alle posizioni lavorative disponibili e promuovere l’edilizia come un settore moderno, innovativo e che pensa al futuro sarà essenziale per prendere le distanze dalla visione tradizionale che si ha di questo tipo di attività e garantirle un futuro brillante.
Da tempo abbiamo capito l’importanza di fornire agli istituti di istruzione le attrezzature di posizionamento più avanzate: è fondamentale che queste strutture possano accedere alla tecnologia effettivamente utilizzata nei cantieri. Nel 2006, abbiamo avviato il Topcon Educational Partnership Program (EPP), un’iniziativa nell’ambito della quale forniamo agli istituti attrezzature all’avanguardia a prezzi accessibili, grazie alle quali gli studenti possono prendere dimestichezza con le ultime novità nel campo del posizionamento, il prima possibile. La nostra rete di filiali e rivenditori europei fornisce formazione agli istituti di istruzione a prezzi scontati per ampliare la diffusione del programma. Nel Regno Unito, abbiamo collaborato con COYO (Class of Your Own), uno studio di consulenza pluripremiato che si occupa prevalentemente di insegnamento in merito alla digitalizzazione dell’edilizia, per essere di ispirazione alla generazione futura di progettisti, ingegneri e costruttori professionisti. Grazie alla nostra collaborazione con COYO, abbiamo potuto aiutare gli studenti a costruire delle competenze utili, incoraggiandoli al contempo ad assumersi la responsabilità del loro ruolo nell’ambito di un progetto.
Investire sui dipendenti è un aspetto molto importante per mantenere forza lavoro qualificata, a qualsiasi livello.
Grazie al nostro Global Leadership Development Programme, forniamo corsi di formazione completi di leadership a tutti i nostri manager. Il programma è volto allo sviluppo e alla promozione dei dipendenti e intende incoraggiare i rappresentanti Topcon a fare del loro meglio per raggiungere il successo e sfruttare appieno il loro potenziale. Tutto ciò non è solo utile a formare il personale, ma infonde nei lavoratori ulteriori conoscenze sulle strategie, le tecniche e le innovazioni più recenti, garantendo che le priorità di business siano sempre ben chiare, il tutto con una mentalità incentrata sulle applicazioni digitali.
Se non passiamo all’azione adesso, la carenza di competenze in tutta Europa non ha possibilità di ridursi. È necessario prendere delle misure per essere certi di disporre di forza lavoro qualificata in grado di rispondere alla domanda sempre crescente creata dai progetti di costruzione in tutta Europa. In qualità di fornitori di soluzioni tecnologiche per il settore delle costruzioni, sentiamo di poter apportare un prezioso contributo per contrastare il deficit di competenze; le innovazioni emergenti che incitano e promuovono il lavoro smart avranno un ruolo fondamentale. Ma la verità è che non possiamo farcela da soli. Collaborare con altri leader del settore e con gli istituti di istruzione è l’unico modo per riuscire ad attirare i talenti migliori e a far fronte alle sfide che incontreremo sul nostro cammino…
[1] https://www.euractiv.com/section/economy-jobs/news/the-skills-gap-an-economic-burden-for-the-eu/